Una scelta dettata dalle condizioni presenti e del prossimo futuro. Ma anche una scelta politica, per rimarcare la volontà di provare a immaginare nuovi stili di vita, nuove possibilità e, anche, nuovi modi di fare comunità. Secondo Michela Zucca – antropologa specializzata in antropologia alpina e attiva da anni in montagna con progetti di sviluppo sostenibile in aree rurali marginali …
Leggi articolo »Montanarium
Nella terra degli antichi Camuni
Siamo arrivati a Nadro di Ceto in una luminosa mattina di tarda primavera, quando l’aria che calava dall’Adamello ancora scrocchiava come vetro prima di sciogliersi in un dolce tepore, profumato del primo sole. La Valle Camonica ci ha accolti con un grande abbraccio grigioverde, roccioso, mentre con la Panda arrancavamo sempre più su, lasciandoci alle spalle le cittadine industriali e …
Leggi articolo »Salire in montagna: una scelta di oggi per il domani. Intervista a Luca Mercalli
Salire in montagna e volgersi verso le terre alte, investendo risorse nella ristrutturazione di una vecchia baita per immaginare – e costruire – una nuova possibilità: quella di offrire una risposta concreta e realistica alle sfide climatiche del presente, e di farlo riabitando le montagne italiane e portando in quota un rinnovato modo di vivere le terre alte. Un’utopia? Forse …
Leggi articolo »Abbi delle Erbe
Il fiume Oglio è azzurro, spumeggiante, viene giù da Ponte di Legno di color carta da zucchero e si frange sui sassi con un fragore che promette frescura. La sagoma frastagliata della Concarena troneggia severa sulla Valle Camonica, quasi ascetica nelle sue pieghe di roccia stagliate contro il cielo: “montagna di luce”, la chiamano qui, perché in certi momenti dell’anno …
Leggi articolo »Places left behind: come abitare oggi le aree interne? Intervista ad Anna Rizzo
Parlare di montagna – e di aree interne in generale – non può prescindere da una riflessione più ampia, strutturata, che esuli dai facili sentimentalismi e sia capace invece di interrogarsi sul ruolo del territorio marginale per il presente, e viceversa. Cosa comporta, oggi, occuparsi di aree interne? Quale il loro valore, quali le criticità da affrontare nel dibattito pubblico? …
Leggi articolo »Le strade della “pietra dolza”
Le grotte del Caglieron s’inabissano come un serpente nelle viscere nel massiccio del Cansiglio – Cavallo. All’inizio non si notano: è come un dolce declinare verso il basso, un calare nei boschi fruscianti che ammantano questi pendii carsici, calcarei, un continuo affondare segreto di acqua nella roccia, di doline e laghi sotterranei. Ad accoglierci c’è Mauro Fullin, guida escursionistica e …
Leggi articolo »L’ultimo carbonaio del Cansiglio
L’umidità estiva che sale dalla pianura veneta cancella Venezia in uno sfumato azzurrino, nebbioso. Difficile immaginare l’evanescente città dei canali da quassù, dove l’aria si fa più fresca e frizzante, carica del profumo corposo di un sottobosco vivo e antico, di faggete dalla lunghissima storia. I boschi del Cansiglio ci hanno accolto in una mattinata frizzante, dopo una ripida salita …
Leggi articolo »Lichene, il cibo dei minatori
Lo raccoglievano i minatori, su tra le aspre aperture alpine della Val di Scalve. Lo raccoglievano perché faceva bene, era sostanzioso, aiutava a combattere le malattie dei bronchi e a variare la dieta povera delle terre alte bergamasche. Oggi è rimasto una tradizione per pochi appassionati, che riscoprono il valore delle proprie radici anche passando per uno dei sapori più …
Leggi articolo »Di latte e di formaggelle
Difficile parlare di montagna senza parlare di formaggio. Difficile perché pochi prodotti rappresentano l’ambiente montano e la sua società come la caseificazione: modo per conservare il latte nel tempo, arte culinaria caratteristica di luoghi e tempi andati, sapori rappresentativi di paesi e comunità… Il formaggio rappresenta un po’ tutto questo. E anche la Val di Scalve bergamasca, da brava terra …
Leggi articolo »La cuoca dei fiori
Un orto rigoglioso, strabordante di verde e di colori. Tutt’attorno, i prati e i boschi di Pradella, località del comune di Schilpario, ora punteggiati di baite, ora tagliati da rigagnoli d’acqua. Siamo a oltre 1000 metri di quota e il paesaggio comincia a essere alpino, abbracciato dall’orlo seghettato di montagne imponenti e percorso da una sottile brezza, fresca pure in …
Leggi articolo »Una questione di spalla
«Devi parlare con Alberto. È lui a conoscere la ricetta originale». Così mi avevano consigliato già svariate persone a Schilpario (1135 metri slm), l’ultimo dei quattro paesi che compongono la Val di Scalve (BG), quando avevo chiesto dritte sul piatto tipico di questo angolo piccolo angolo alpino: la Spalla di Schilpario, un insaccato che però si mangia come un arrosto …
Leggi articolo »All’ombra della Regina
Nella luce ramata del tramonto, le creste calcaree della Presolana risplendono come una cattedrale d’oro. Appena sotto, i tetti del Rifugio Albani e delle ex baracche minerarie sono invece già in ombra. Gli ultimi raggi del sole li hanno pennellati di color zafferano prima di inabissarli nell’ombra, fragrante come un cristallo. Siamo quasi a 2000 metri di altitudine: sotto di …
Leggi articolo »A caccia di minerali
«È un piccolo museo, niente di che. Ma ci ho messo dentro oltre trent’anni di cuore e di passione». Antonio Pizio ci conduce lungo una scala ripida che scende in un seminterrato buio. Lo sentiamo andare avanti, smanettare con una chiave e accendere la luce. «Venite, venite pure». Così avanziamo, aspettandoci teche polverose e qualche sasso condito dall’entusiasmo eccessivo di …
Leggi articolo »Diga del Gleno, tra tragedia e memoria
Per provare a capire l’anima della Val di Scalve bisogna camminare. I segni della storia mineraria di questa piccola valle bergamasca sono ovunque – nei ceri votivi delle chiese, dedicati a Santa Barbara, ma anche nei pali arrugginiti delle teleferiche con il materiale ferroso veniva trasportato dalle miniere alle aree di lavorazione – ma ci sono anche cicatrici più recenti, …
Leggi articolo »Val di Scalve, la valle del ferro
Sono cresciuta a due passi dalla Val di Scalve, in provincia di Bergamo ma schiacciata tra quella di Sondrio e quella di Brescia, eppure ci sono voluti vent’anni e un reportage da scrivere per condurmi seriamente alla scoperta di questa piccola valle alpina e della sua bellezza. Credo fosse quel genere di territorio che sta lì, vicino, per cui si …
Leggi articolo »Intagliatori di ardesia
«Da sempre l’ardesia è utilizzata sui tetti delle case e delle baite, oppure per realizzare gradini e pavimenti. Era l’unica pietra usata sul territorio, la più facile da reperire, la più comoda». Monica racconta mentre ci prepara una moka intera di caffè. Nel camino scoppietta un fuoco vivace: sebbene sia ancora estate, quassù l’aria è già fresca, spira dal Monte …
Leggi articolo »Se questo forno potesse parlare
Il piccolo forno comunitario è posizionato all’ingresso del borgo di Verdeggia. È la prima cosa che si nota, anzi, la seconda, ché la prima è il bar-ristorante Il Ritrovo degli Amici: un nome un programma, perché questo locale accogliente non è solo l’unico punto di ristoro e aggregazione del paese, ma soprattutto un luogo dove chi entra è a casa. …
Leggi articolo »Pastori di oggi
Abbiamo conosciuto Andrea Lanza in un nebbioso pomeriggio di primo autunno. Era la fine di settembre e il tempo mutevole rendeva i pascoli dei Balconi di Marta – territorio francese al confine con l’entroterra ligure – vagamente simili a un paesaggio scozzese: erba giallastra spazzata dal vento e su tutto una cappa di umidità sfuggente, mobile, che ora liberava e …
Leggi articolo »Pastori di ieri
C’è una cosa che mi ha sempre stupito delle anziane genti di montagna, ed è la velocità con cui sono in grado di aprirti le porte della propria casa, di fare spazio attorno al tavolo spoglio e farti accomodare. È stata Monica a farmi conoscere Luigi Lanteri Lianò*: «Gli farà piacere se passiamo a salutarlo», ha detto. «Non vede poi …
Leggi articolo »Un nido per chi passa di qua
Fuori fa freddo, è calata quella pioggerella tardoestiva che si schiaccia sulla vallata come una coperta umida. In montagna è così, il maltempo lo vedi arrivare: nubi gonfie e grigie che si addensano appena oltre la linea frastagliata delle creste, per poi scivolare giù in un velo di pioggia insistente, nebbiosa. Case Carmeli sbuca dal bosco come un accrocco di …
Leggi articolo »Uno sguardo su Borniga
Per arrivare a Borniga bisogna salire. Da Realdo, frazione di Triora, nell’entroterra ligure al confine con la Francia, la strada sale tutta a tornanti. In alternativa, c’è un sentiero tra i boschi di castagno. Una volta giunti lassù, la prima cosa che colpisce è l’ampiezza della veduta: è in alto, questa piccola borgata, e lo sguardo spazia su tutta la …
Leggi articolo »Viaggio nella Terra Brigasca ligure
Quando siamo capitati per la prima volta a Triora, nell’alta Valle Argentina ligure, abbiamo incontrato anche una coppia di amici: non abitano nel paesello, ma ancora più su, in una delle frazioni montane del “paese delle streghe”, di nome Realdo. «Dove venire a trovarci, assolutamente!», ha esclamato Monica, per poi aggiungere misteriosamente: «Realdo fa parte di Triora, ma è tutt’altra …
Leggi articolo »Le tessitrici delle Lefka Ori
Le montagne cretesi sono uno stomaco di pietra e villaggi spersi che la maggior parte dei turisti puntano a superare, con le auto a noleggio, per raggiungere le splendide spiagge selvagge della costa meridionale. Sono il “grande nulla” dell’isola più grande della Grecia, uno sconosciuto macromondo di rocce, ulivi, gole e tornanti dove il tempo più che scorrere cola, lentissimo, …
Leggi articolo »L’uomo delle maschere
Di contrada in contrada, i visi mascherati secondo l’usanza del teatro popolare e una tradizione da tenere viva a dispetto del tempo che passa: erano le “Mascherade in cuntrada”, carnevale montano del piccolo paese di Dossena, nella Valle Brembana bergamasca, che sul filo delle celebrazioni carnevalesche di tutto l’arco alpino univa gli slanci della commedia dell’arte ai riti agropastorali di …
Leggi articolo »Cuori di marmo
Inganna il colore: bianco candido, rifulgente nella luce che si riflette nel mare. Insomma pare che le vette aguzze siano sempre imbiancate di neve, pure nell’umida calura di agosto, ma è solo una delle illusioni delle Alpi Apuane, laddove l’acqua e la roccia si squadrano da vicino e il bianco è quello della polvere di marmo, il celeberrimo marmo di …
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