Ho paura. Lo si può dire? Ho paura. Di ciò che sta succedendo nel mondo. Delle priorità imposte che emergono nelle scelte di chi ha il potere di decidere per tutti. Di ciò che questo implica e implicherà per tutti quanti.
Ho paura anche delle mistificazioni, di chi gira la frittata e quando si parla di riarmo parla anche di altro, e tenta pure di farla passare per una cosa ragionevole, giusta, sacrosanta. Indispensabile, addirittura.
Veniamo da tempi bui, e andiamo verso tempi ancora più bui: tempi in cui per le armi si trovano i soldi, ma non per tutto il resto. Tempi in cui i valori – diritti, democrazia, libertà, pace – di cui tutti ci siamo riempiti la bocca finora diventano inconsistenti come cenere, distorti, mascherati e usati per giustificare l’indicibile.
Ho paura di chi fa questo gioco; ho ancora più paura di chi ci presta il fianco, fingendo di non vedere dove ci porterà questa china.
E sia chiaro: porterà tutti noi – noi gente comune – mica i “loro” che decidono con i nostri soldi e le nostre vite. “Loro” staranno al caldo, pasciuti, sicuri, vivi e arricchiti, e si beeranno del gioco feroce che ha riempito loro le tasche senza neanche dover fare la figura dei cattivi. No no, loro sono democratici, equi, armiamoci e partite, giusto?
E allora mi domando che senso abbiano la memoria, la rimembranza, le testimonianze storiche, le storie di montagna, le idee di riscatto e di resistenza. Che senso avrà mai aver tessuto parole e consapevolezze, se poi bastano i proclami a mezzo stampa di qualche pseudo-intellettuale e di qualche affarista senza scrupoli per farci scattare come soldatini, tutti gasati perché qualcuno vuole metterci in mano un fucile.
Non ho mai parlato di politica qui su Montanarium, e continuerò a non farlo. Ma se dire che si ha paura di ciò che sta succedendo e della macchina giustificativa messa in moto a sostegno di questo orrore è politica, beh, allora vi beccherete anche la politica.
[PS: le guerre le combattesse fisicamente chi le fa partire e chi le sostiene! Non dovessero andare i poveri cristi a morirci, in guerra, vedreste come funzionerebbe bene la diplomazia, anziché i riarmi… Perché lo sappiamo, no, che i fucili non li brandiranno certo le VDL di turno, vero?]